In un mondo di mode passeggere, il cappotto sartoriale rappresenta un must-have nel guardaroba maschile. Ogni sua caratteristica, dal tessuto al modello, non è mai casuale, ma risponde a precise esigenze di funzionalità, estetica e comfort. Questa guida è una mappa per decifrare questi codici, un viaggio attraverso i singoli elementi che trasforma un cappotto in "quel" cappotto.

TESSUTO
La scelta del tessuto è il primo, fondamentale passo. Un materiale pregiato proveniente da fibre naturali non solo offre calore e comfort superiori, ma invecchia con grazia, acquisendo carattere nel tempo.
- Lana Vergine: Resistente, traspirante e versatile, è la scelta più tradizionale. Tessuti come il tweed offrono un'estetica robusta e country, mentre le lane pettinate sono più adatte a contesti urbani e formali.
- Cashmere: Incredibilmente leggero ma eccezionalmente caldo, un cappotto in cashmere è un piacere da indossare. Richiede cura, ma la sua resa in termini di eleganza è ineguagliabile.
- Pelo di Cammello: Classico e intramontabile, riconoscibile per il suo iconico colore naturale. Offre un ottimo isolamento termico e una texture morbida e leggermente luminosa. È la scelta perfetta per un'eleganza sofisticata e meno austera del nero o del blu.
- Alpaca e Vicuña: Considerate tra le fibre più nobili al mondo, offrono una lucentezza setosa e una leggerezza senza pari. La Vicuña, in particolare, è la fibra più fine e rara, un vero gioiello tessile per chi cerca l'esclusività assoluta.
- Loden: Originario del Tirolo, questo tessuto di lana follata è naturalmente idrorepellente e anti-vento. Perfetto per cappotti dallo stile più rustico e funzionale, ma capace di grande raffinatezza.
REVER e COLLO
Il rever, o bavero, è l'elemento che più di ogni altro definisce il carattere di un cappotto, determinandone il grado di formalità e l'impatto visivo.
- Rever classico o dentellato (Notch Lapel): La scelta più versatile e tradizionale, è tipico dei cappotti monopetto, come il Chesterfield, e si adatta perfettamente sia a contesti formali che a look più casual. La sua ampiezza può variare a seconda delle mode e del gusto personale, ma rimane un simbolo di eleganza misurata.
- Rever a lancia (Peak Lapel): Maestoso e imponente, è l'opzione ideale per i cappotti doppiopetto, come l'Ulster o il Paletot. Le punte rivolte verso l'alto slanciano la figura e conferiscono un'aria autorevole e formale. È un dettaglio di grande impatto, perfetto per chi desidera un capo che non passi inosservato.
- Collo Ulster: Una variante distintiva e funzionale, questo collo è caratterizzato da un rever ampio e dentellato che può essere sollevato per proteggersi dal freddo e dal vento. Prende il nome dall'omonimo cappotto ed è un dettaglio che unisce stile classico e praticità, evocando un'eleganza d'altri tempi.
SPALLE
La costruzione della spalla in un cappotto è fondamentale per definirne la silhouette, l'appiombo e il comfort.
- Spalla insellata o costruita: È la spalla più formale e strutturata. L'utilizzo di un'imbottitura interna (il "rollino") crea una linea netta e definita, conferendo al cappotto un aspetto rigoroso e formale. Questa costruzione aiuta a dare struttura alla figura, enfatizzando l'ampiezza delle spalle.
- Spalla naturale o a camicia (Spalla napoletana): Tipica della sartoria napoletana, questa spalla è priva di imbottiture significative. Segue la linea naturale del corpo, offrendo un comfort superiore e un aspetto più morbido e rilassato. È la scelta ideale per cappotti meno formali, che puntano su una vestibilità comoda e disinvolta.
- Spalla Raglan: In questa costruzione la manica non viene cucita al giromanica, ma prosegue fino al colletto con una cucitura diagonale. Questa tipologia, tipica di modelli come il Trench o il Loden, offre massima libertà di movimento ed è associata a uno stile più sportivo e informale.

ABBOTTONATURA E CINTURA
Il modo in cui un cappotto si chiude ne determina in gran parte lo stile e la funzionalità.
- Monopetto: Semplice e pulito, è il design più diffuso e versatile. Può avere due, tre o quattro bottoni. Una variante molto raffinata è l'abbottonatura nascosta (Fly Front), in cui i bottoni sono coperti da una finta di tessuto, creando una linea frontale continua ed estremamente elegante.
- Doppiopetto: Imponente e classico, il doppiopetto è intrinsecamente più formale e strutturato. La disposizione dei bottoni (solitamente sei o otto, con due o tre di chiusura) crea un pannello di tessuto sovrapposto che offre maggiore protezione dal freddo. È la chiusura iconica di cappotti come il Paletot e l'Ulster.
- Cintura in vita: La cintura può essere un elemento integrato o aggiunto e serve a marcare il punto vita, strutturando la silhouette. Può essere annodata morbidamente per un look più casual o allacciata con la fibbia. La "martingala", invece, è una mezza cintura applicata solo sulla parte posteriore del cappotto, un dettaglio stilistico che serve a regolare l'ampiezza e a dare forma al capo.
TASCHE
Le tasche di un cappotto sartoriale non sono solo un elemento funzionale, ma contribuiscono a definirne lo stile e il livello di formalità.
- Tasche a filetto con pattina: Sono le più comuni nei cappotti formali. La pattina protegge il contenuto dalla pioggia e, come per le giacche, può essere inserita all'interno per un look ancora più pulito e minimale.
- Tasche oblique (o a pistagna): Spesso presenti su cappotti di media lunghezza, le tasche tagliate in diagonale sono più comode per infilare le mani e conferiscono al capo un'aria leggermente più dinamica e meno rigida. Sono un classico del cappotto Covert.
- Tasche a toppa: Applicate esternamente, sono la tipologia più sportiva e informale. Sono perfette per cappotti dal design rilassato, come il Loden o alcuni modelli Ulster, aggiungendo un tocco di praticità e un'estetica più casual.
I dettagli che fanno la differenza
Sono i particolari meno evidenti a trasformare un buon cappotto in un capolavoro:
- Fodera: Può essere intera, per il massimo del calore e dello scivolamento sui vestiti, o parzialmente foderato, per una maggiore leggerezza. La scelta di una fodera in cupro in un colore a contrasto o con una fantasia particolare è un tocco di pregio.
- Spacco Posteriore: Lo spacco centrale posteriore è essenziale per garantire libertà di movimento, specialmente nei cappotti lunghi. La sua profondità e la sua fattura sono indicatori di qualità.
- Polsini: Possono essere semplici o arricchiti da dettagli come cinturini o risvolti (cuffs), un tocco di sapore vintage e di grande impatto. Le asole dei bottoni al fondo manica, se apribili, sono un segno inequivocabile di sartorialità.
- Cuciture: Le impunture a mano lungo i rever, le tasche e l'orlo (AMF stitching) non sono solo decorative, ma testimoniano le ore di lavoro sartoriale dedicate al capo, conferendogli valore, anima e tridimensionalità.
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